[Wii] Fragile

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Genny'95
view post Posted on 29/6/2009, 20:48




CITAZIONE (nes93 @ 29/6/2009, 21:46)
CITAZIONE (Genny'95 @ 29/6/2009, 21:40)
Io non lo voglio xD

Tu sei n00b u.u

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gattochiatto
view post Posted on 25/1/2010, 14:06




Anteprima



Qualcuno in Giappone, ammesso che conosca la nostra lingua, potrebbe farsi una grassa risata leggendo questa anteprima. Il qui preso in esame Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon infatti, nella Terra del Sol Levante è uscito da un anno quasi esatto. Come per altri titoli, Yakuza 2 forse più di tutti, la gestazione della versione PAL si è fatta particolarmente attendere e desiderare. E così, dopo aver superato quasi illesi il rischio di non vederlo mai nei nostri negozi europei, la release è ormai sicura e fissata in un imprecisato giorno della prossima primavera.
Vista l’ormai prossima pubblicazione ci è dunque sembrato giusto aumentare l’hype intorno a questo titolo. Mossa promozionale? Inutile tentativo di dare mordente alla fiacca line-up del Nintendo Wii? Assolutamente no.
L’importanza dei propri simili
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Il suo nome è Seto e da pochi minuti sta sperimentando il senso della parola “solitudine”. Suo nonno, o colui che chiama semplicemente Nonno, è morto. Nel suo mondo, distrutto da chissà quale cataclisma infernale, quell’arzillo vecchietto era l’unico contatto umano che aveva avuto da sempre. Desolato, devastato, deserto. Tre parole adatte per descrivere ciò che Seto vede tutti i giorni fuori dalla finestra della sua casa. Ora, senza il Nonno, tutto sarà più difficile da sopportare, tutto diventerà ancor più soffocante e asfissiante.
Oppure no. Già perché il Nonno gli ha sempre parlato di una torre lontano da casa dove dice si nascondano altri superstiti, altri umani come lui. Seppellito vicino casa, per Seto non rimane altro da fare: raccogliere tutto il coraggio che ha e partire alla ricerca di questo fantomatico posto.
Qulla di Fragile è quindi la storia di un ragazzo rimasto solo alla ricerca della cosa più primitiva del mondo: il contatto con altri suoi simili. In quello che viene definito dagli sviluppatori un human-drama non mancherà nemmeno un probabile intreccio vagamente e dolcemente amoroso. L’incontro con Ren, una giovane ragazza dai capelli argentei, colore che ricorda quello della Luna, sconvolge e scuote allo stesso tempo il protagonista del videogioco. Cos’è questo brivido che attraversa la schiena di Seto? Perché un improvviso senso di vertigine e benessere? La ricerca dei sopravvissuti così si tramuta presto nella ricerca di Ren, pur non escludendo del tutto qualche altro, si spera piacevole, incontro.

L’atmosfera è tutto
Chiaro sin da subito quindi, dove Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon intenda puntare forte. La potenza drammatica del plot e della sceneggiatura costituiscono l’arma più affilata della produzione, con la quale gli sviluppatori sperano di fare breccia nei cuori dei videogiocatori. L’atmosfera, onirica quanto tristemente desolata, la storia di questi due giovani, uniti nella sorte, ma così diversi e alieni, l’obbiettivo finale di Seto, trovare suoi simili: tutto è teso alla riflessione e alla generazione di emozioni forti e profonde.
Per farlo il titolo non solo si avvale di dialoghi e scene animate, ma incentra gran parte del suo gameplay sull’esplorazione. Gli scorci evocativi in questo senso si sprecheranno e buona parte della vostra avventura ruoterà intorno al ritrovamento di particolari oggetti. Questi hanno il potere di contenere e ritrasmettere la memoria di chi li ha posseduti, andando così a comporre un firmamento di ricordi e storie di persone che sono misteriosamente e tristemente scomparse.
La vostra avventura fortunatamente non sarà completamente solitaria. La rincorsa dietro alla chimerica Ren sarà aiutata da due personaggi. Il primo è Personal Frame, P.F. per gli amici. Questo simpatico robot sarà la vostra principale fonte di informazioni. Non solo sarà sempre rintracciabile nell’ingresso della metropolitana che funge anche da base operativa di Seto, ma spesso e volentieri sentirete la sua voce fuoriuscire dallo speaker del Wiimote, per guidarvi durante l’esplorazione. L’altro aiutante che avrete si chiama Kurou. Più canonica la sua funzione: grazie a lui potrete vendere e acquistare nuovi oggetti.

Combattendo i fantasmi di un mondo morente
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Fragile Dreams Il mondo si Seto tuttavia non è disabitato come può sembrare. Ogni angolo, ogni sentiero può nascondere terribili minacce come fantasmi e presenze demoniache assortite. Seto, per quanto ragazzino timoroso, sa bene di questi pericoli e per questo non tarderà ad equipaggiarsi con qualsiasi oggetto che possa essere sfruttato come arma d’offesa. Il sistema di controllo nelle fasi di combattimento mostra tutta la sua superficialità, appiattendo le battaglie che si risolveranno in un rapido quanto scialbo scambio di fendenti. In più, spesso la telecamera darà qualche problema in queste fasi, vista l’impossibilità di muoverla verticalmente.
Discorso diverso per le fasi esplorative, dove i ritmi più pacati rendono facile controllare Seto e la visuale. Spostare la torcia per fare luce, o per rallentare i fantasmi, è intuitivo quanto mai, visto che sfrutterà il puntatore del Wiimote. Inoltre basterà premere il tasto B per richiamare una comoda visuale in prima persona. In certi casi poi potrete attivare una sorta di metal detector utile per scovare oggetti altresì nascosti.
Da un punto di vista meramente tecnologico Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon non impressiona affatto. Le ambientazioni non appaiono molto dettagliate e i modelli poligonali sono poveri di poligoni per gli attuali standard. Fortunatamente a risolvere le cose ci pensa una direzione artistica veramente ispirata. Ogni panorama esprime un vago senso di malinconia, pur affascinando e meravigliando il videogiocatore.
A questo senso di fascinazione concorrono anche le musiche tutte ispirate e cariche di pathos.

Commento Finale
Non mancano le perplessità intorno al titolo dei tri-Crescendo. Le fasi di lotta, per quanto rare, non hanno la giusta enfasi, mentre la telecamera molto spesso è difficile da controllare correttamente. Tuttavia è innegabile il fascino e la forza emozionale sprigionata da Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon. Il plot e gli ambienti esplorati nelle primissime ore dell’avventura sono convincenti e lasciano ben sperare. Se il tono dovesse essere mantenuto fino ai titoli di coda e se i combattimenti dovessero riuscire almeno a non annoiare, potremo presto trovarci un capolavoro tra le mani.
I dubbi e le incertezze sono sicuramente ancora molti, ma i voti rilasciati dalla critica giapponese lasciano ben sperare. Non manca moltissimo alla release PAL quindi il nostro consiglio è quello di tenere sott’occhio questo titolo. La polvere che ultimamente si sta accumulando sul vostro Wii potrebbe presto sparire.
[everyeye.it]
 
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gattochiatto
view post Posted on 18/2/2010, 14:22




Data Europea
Rising Star Games ha annunciato la data ri lancio europeo per Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon. L'esclusivo adventure-RPG per NIntendo Wii arriverà il 19 Marzo. Fragile Dreams è ambientato in un Giappone post-apocalittico dove la vita umana sembra essere scomparsa, tranne Seto, un giovare ragazzo protagonista del gioco, in cerca di sopravvissuti.
[everyeye.it]
 
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nes93
view post Posted on 18/2/2010, 15:23




Sì, ma mi sa che non c'è la lingua italiana -_-
 
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gattochiatto
view post Posted on 9/3/2010, 13:43




Recensione


Dagli stessi autori di Baten Kaitos ed Eternal Sonata arriva - quasi in punta di piedi - uno di quegli action RPG che non si vedono tutti i giorni.

L'amore in mezzo alle macerie
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"C'è mancato poco che non succedesse mai": una citazione dal finale de La 25a Ora che si può tranquillamente adattare all'iter che ha portato questo Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon a raggiungere i mercati occidentali. Sviluppato da Tri Crescendo e prodotto da Namco in Giappone, il titolo non era destinato a varcare i confini dalla terra natale, perlomeno stando ai piani del publisher: decisivo è stato dunque l'intervento di XSeeD e Rising Star Games, artefici del processo di localizzazione e distribuzione in Europa e negli Stati Uniti. Una scelta indubbiamente coraggiosa, vista le proverbiali difficoltà in termini di vendite per le opere third party su Wii, specialmente se indirizzate ad un'utenza più hardcore. E' difficile credere che Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon possa riuscire a svincolarsi da questo antipatico trend, ma allo stesso tempo sarebbe stato un vero peccato lasciare questa piccola perla ad esclusivo appannaggio dei giocatori nipponici...

Tristesse globale
Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon parte subito col piede giusto, offrendo un setting particolarmente originale e ben costruito. Protagonista della storia è Seto, un giovane ragazzo che, a seguito della morte di colui che si era abituato a chiamare "padre", si ritrova a vestire gli angoscianti panni dell'unico essere vivente in una Tokyo sconvolta da un imprecisato evento catastrofico. Completamente solo, il nostro eroe si mette in cammino alla disperata ricerca di altri sopravvissuti, e si imbatte in una strana ragazza che però fugge via spaventata: da lì in poi Seto decide di mettersi sulle sue tracce, in una trama dai toni malinconici che non può non affascinare. Sotto questo profilo, il lavoro di Tri Crescendo è stato davvero ottimo: tanto per cominciare, le decadenti ambientazioni traggono spunto da luoghi realmente esistenti in Giappone, abbandonati a seguito del rilascio delle bombe atomiche nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ancora, i personaggi esulano finalmente da quegli stucchevoli cliché evidentemente tanto amati in Sol Levante, offrendo degli affreschi di personalità complesse e ricche di sfaccettature, che non mancheranno di toccare le corde degli animi più sensibili. Tali encomiabili traguardi artistici sono fortunatamente accompagnati anche da una realizzazione tecnica di fattura più che buona, capace persino di raggiungere picchi di eccellenza. Dal punto di vista grafico, Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon sfrutta molto bene le modeste risorse messe a disposizione su Wii, in particolar modo per quel che concerne la realizzazione degli scenari: per quanto non possano ovviamente brillare in termini di definizione e complessità poligonale, gli ambienti di gioco si dimostrano curati fino ai più piccoli dettagli, e garantiscono una notevole varietà pur rimanendo confinati nel contesto post-apocalittico che fa da sfondo all'avventura.
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Decisamente apprezzabili poi gli effetti di luce, in particolare quelli generati dalla torcia elettrica maneggiata da Seto, mentre fra gli elementi di contorno merita una menzione speciale il design dei menu, visualizzati come se facessero parte del diario di viaggio del protagonista. Meno entusiasmanti invece alcune animazioni un po' troppo legnose e slegate tra loro, unico vero neo di una cosmesi tecnicamente ordinata ma soprattutto ricca di personalità. Il comparto sonoro si divide invece tra effetti nella media, un doppiaggio in inglese più che decoroso e -dulcis in fundo- un accompagnamento musicale da tripla A: nonostante le frequenti fasi di silenzio assoluto (studiate apposta per far provare al giocatore una sensazione di totale abbandono), il titolo può contare su melodie voce e pianoforte che riescono ad essere al contempo crepuscolari ed inquietanti, ulteriore attestato dell'opera certosina degli sviluppatori in termini di pura atmosfera.

Fragile dentro, croccante fuori

Oltre alla suggestione, Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon riesce a regalare anche un gameplay solido e ben strutturato, non immune da certi anacronismi tipici della produzione videoludica giapponese ma comunque appagante e coinvolgente. Il gioco è a tutti gli effetti un action adventure in terza persona condito da qualche elemento RPG, e per quanto il titolo Tri Crescendo non approfondisca nessuno di questi ambiti, il risultato è ad ogni modo un mix decisamente gradevole. Il sistema di controllo è piuttosto semplice e non poggia in maniera eccessiva sulle funzionalità motion sensor della console: si usa lo stick analogico del Nunchuck per muovere Seto, mentre lo sguardo viene gestito tramite il puntamento del Remote, una soluzione che funziona abbastanza bene anche se a volte si paga un'inevitabile carenza di reattività. Durante le fasi esplorative, la pressione continuativa del tasto B consente di passare ad una visuale in soggettiva, indispensabile per esaminare oggetti, scritte e quant'altro. In questa modalità non è però consentito muoversi, e quando lo script dell'avventura richiede la ricerca di item particolarmente poco visibili, può risultare fastidioso saltare continuamente da un'inquadratura all'altra. La restante parte del tempo viene invece spesa attraversando gli scenari e lottando contro gli spettri che popolano i ruderi della metropoli nipponica, sfruttando meccaniche action semplici ma ben implementate. Seto è costretto ad utilizzare armi di fortuna come bastoni, tubi di ferro e via discorrendo, che può immagazzinare (assieme a tutti gli altri oggetti che trova sul proprio cammino) nel ristretto inventario a sua disposizione: gli strumenti di offesa sono però soggetti ad usura, e può capitare che si rompano a causa di un utilizzo troppo intenso. Gli attacchi vanno effettuati premendo ritmicamente il tasto A per realizzare delle brevi combo, e anche se a lungo andare questa attività tende a diventare un po' ripetitiva, la sua collocazione nell'economia di gioco appare comunque bilanciata a dovere.image
Ciò detto, Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon è tutto tranne che un titolo facile: Seto non è un guerriero, e gli bastano pochi colpi per andare al tappeto con conseguente game over. Nei vari livelli sono però distribuiti in maniera generosa dei save point grazie ai quali recuperare le forze e scambiare oggetti con un misterioso personaggio nascosto dentro ad un costume da mascotte di luna park. In linea di massima, Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon rientra appieno nella categoria di quei videogiochi il cui valore è superiore alla somma delle parti: pur non eccellendo in nessun particolare ambito di gameplay, il titolo Tri Crescendo sfoggia un sapiente bilanciamento tra fasi esplorative e combattimenti, il tutto sostenuto da un impianto narrativo che da solo basterebbe a spingere l'utente fino ai titoli di coda.

Commento Finale
Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon è un titolo prodotto da mani esperte, e si vede: gli sviluppatori di Tri Crescendo non solo hanno fatto un eccellente lavoro in termini di atmosfera, ma sono riusciti anche ad infondere la loro opera di un gameplay magari un po' superficiale, ma che comunque si dimostra coinvolgente per tutta la durata dell'avventura. Nel panorama a volte troppo "giocattoloso" dell'offerta ludica Wii, Fragile Dreams: Farewell Ruins of the Moon si distingue per eleganza e cura dei particolari, elementi che sicuramente faranno gola ai seguaci Nintendo alla ricerca di qualcosa di più profondo di esperienze mordi e fuggi.


PRO
* Trama ed atmosfera al top
* Gameplay bilanciato e coinvolgente
* Grafica buona e musiche stupende

CONTRO
* Qualche legnosità nel sistema di controllo
* Leggermente ripetitivo sul lungo andare

GLOBALE 8.5
[multiplayer.it]
 
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20 replies since 27/10/2008, 19:45   170 views
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