Recensioni VC/WW

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pokemontone
view post Posted on 18/6/2008, 20:24




niente...
avevo qualche wiipoints da spendere ed ho comprato quasi tutti i giochi del wiiware (tranne star solid o qualcosa del genere)
lostwinds a parte,questo toki tori mi è piaciuto abbastanza
 
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nes93
view post Posted on 16/11/2008, 22:11




Mega Man 3

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Console: NES
Genere: Azione
Produttore: Capcom
Sviluppatore: Capcom
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Prezzo: 500 Wii Points

Proto Man e Rush entrano in azione!



[VIRTUAL CONSOLE] La saga di Mega Man sta vivendo in questo periodo una vera e propria seconda giovinezza. Il motivo di questo successo è legato in buona parte alla pubblicazione di Mega Man 9. La saga del Blue Bomber, che negli Stati Uniti è racchiusa in un unico titolo disponibile su GameCube, PS2 e Xbox, si sta passo per passo ricostruendo anche in Europa grazie alla Virtual Console di Wii. È da alcuni giorni disponibile anche il terzo episodio della serie, che è anche l’ultimo giunto ufficialmente in Italia ai tempi del NES. La speranza è che questa “ricostruzione” storica non si interrompa e proceda anche con i capitoli successivi.

Il capolavoro annunciato
Mega Man 3 venne pubblicato in Giappone e in Nord America nel 1990 e due anni più tardi, ormai in pieno dominio Super NES, raggiunse l’Europa. Il titolo che ha venduto più di un milione di copie nel mondo, ottima cifra per quei tempi, è a detta di molti il miglior episodio della serie tra quelli visti su NES. Questa opinione è in parte condivisibile, ma vista la somiglianza tra i vari capitoli della serie questo giudizio rischia di essere molto soggettivo.
La trama offre solo un pretesto per mettervi di fronte alle solite otto ambientazioni a tema presiedute da eccentrici boss. La meccanica non si discosta da quella degli episodi precedenti e tutta la struttura di gioco è basata sulla ricerca della sequenza corretta per eliminare i nemici.
Mega Man come sempre acquisisce le armi dai boss eliminati e le utilizza esaurendo una barra che compare, una volta attivata l’abilità, a fianco dell’energia.
La struttura dei livelli è abbastanza originale ed in questa occasione appaiono meglio calibrati gli scontri con i boss. Il tutto appare, almeno inizialmente, più abbordabile rispetto al recente Mega Man 9 ed in genere gli scontri finali risultano appaganti anche usando il classico buster.
Le ambientazioni sono curate ed in alcune occasioni anche suggestive, come quella di Gemini Man ad esempio, nonostante gli ovvii limiti tecnici.

Mega Man è scivolato
In verità MM3 ha apportato alcune innovazioni rispetto agli episodi precedenti. La più rilevante è senza dubbio la scivolata. Il robottino blu come sempre non si abbassa, ma può evitare determinati colpi scivolando. Questa tecnica, utilissima in battaglia e ripresa negli episodi successivi, toglie parte di quella rigidità di movimenti tipica della serie.
A questo aspetto legato alla giocabilità si aggiunge l’ingresso di due new entry. Mega Man 3 presenta al pubblico il simpatico cane robot di nome Rush. La presenza del fido compagno alleggerisce di molto il lavoro del giocatore. Rush funge in più di una occasione da pedana a molla e fornisce prezioso aiuto specialmente quando ci si trova di fronte ai soliti odiosi blocchi a scomparsa o ad alcuni baratri insormontabili.
L’altro personaggio che appare in questo episodio è il misterioso Proto Man. Questo comprimario, che insieme a Bass diventerà più avanti un personaggio importante, compare con un misterioso fischio e ci costringe ad una lunga serie di combattimenti durante i livelli. Proto Man, che tra l’altro è scaricabile anche in Mega Man 9 pagando un piccolo extra, arricchisce di mistero una trama generale già piuttosto complessa.

Le tecniche e gli sfarfallii
Mega Man 3 appare molto curato sotto il profilo grafico grazie all’ottima scelta dei colori ed alle buone animazioni dei nemici. I problemi maggiori sono legati ad un leggero sfarfallio degli sprite e ad alcuni fastidiosi rallentamenti. Questi aspetti, strettamente legati al limitato hardware del NES, non sono molto frequenti e perciò non influiscono più di tanto sulla giocabilità. La colonna sonora offre il solito gradevole accompagnamento grazie a ritmi sostenuti ed orecchiabili.
A livello strutturale si può notare come i livelli siano stati costruiti in modo da rendere al giocatore la vita un po’ meno ostica. Il ritmo è leggermente più compassato rispetto ad altri episodi della serie e, a parte brevi fasi frustranti, si ha sempre la sensazione di avere in mano il destino del proprio personaggio. Scordatevi quasi del tutto le morti assurde causate da nemici comparsi all’improvviso tipiche di altri episodi. La longevità è buona anche grazie al solito estenuante livello finale. La risposta ai comandi è funzionale, perfetto l’utilizzo del telecomando come joystick, ma va segnalata una certa imprecisione nella fase di cambio arma. Il nuovo box posizionato a tre quarti di schermo che permette lo switch delle armi una volta selezionata la “pausa” è un po’ troppo piccolo ed in alcuni momenti si fatica a scegliere l’arma voluta.

Mega Man 3 è davvero un gran bel titolo che sotto alcuni aspetti, tra cui iul prezzo ridotto, supera anche il recente Mega Man 9. La struttura di gioco non offre molto di nuovo, ma alcune scelte stilistiche unite alla sapiente disposizione dei livelli rendono l’esperienza di gioco assai piacevole. Se vi ha divertito Mega Man 9 o se fan della serie troverete in questo terzo episodio molti aspetti positivi. Ricordiamo che il gioco è disponibile su Virtual Console al prezzo di 500 Wii Points.

VOTO GLOBALE: 8,5

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gattochiatto
view post Posted on 26/11/2008, 18:10




Space Invaders: Get Even

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Ci stiamo facendo vecchi
Space Invaders: Get Even è l'ultimo dei tre titoli che Taito e Square-Enix ci propongono per festeggiare degnamente il trentesimo anniversari dell'uscita del primo Space Invaders, un gioco entrato di diritto nella storia videoludica ed ormai elemento iconografico e sinonimo di videogame nella cultura pop.
Mentre i primi due titoli, ovvero le versioni per PSP e Nintendo DS di Space Ivaders Extreme, ereditavano il gameplay storico della serie pur arricchendolo sotto molti punti di vista e accompagnandolo a delle forti componenti audiovisive, il titolo destinato al servizio WiiWare rivoluziona tutto a partire dal principio: cosa accadrebbe se invece di combattere le fila di bellicosi alieni, fossimo proprio noi a guidarle?

Stupidi umani...
Come detto il gameplay di Space Invaders: Get Even ci mette ai comandi di un UFO appartenente alle forze aliene, il quale è circondato da cento dei pixellosi invasori spaziali che tutti conosciamo. Questi ultimi rappresentano sia l'attacco che la difesa della nostra nave.
La leva analogica del Nunchuck permette di muovere l'UFO liberamente, mentre puntando una zona dello schermo e premendo il tasto A il giocatore utilizza gli space invaders per attaccare le strutture ed i mezzi umani: in pratica gli alieni vengono letteralmente lanciati verso l'obbiettivo e non sarà possibile attaccare se prima che questi siano tornati alla nave. I tipi di attacco sono molteplici. Si va dai colpi semplici e veloci, ma tutto sommato deboli, ad attacchi più elaborati e specializzati: è possibile scagliare gli invaders sotto forma di una palla che continua a rimbalzare per qualche secondo o spararli come se fossero la punta di una trivella, in grado di infliggere pesanti danni ma lenta a tornare indietro; un'altro tipo di attacco prende la forma di piccoli raggi che cercano autonomamente il nemico ed infine è possibile utilizzare gli alieni sotto forma di una devastante bomba. Il giocatore può selezionare il tipo di attacco ciclando per mezzo del pulsante B. Nei casi estremi abbiamo a disposizione un numero limitato di attacchi eseguiti dalla gigantesca nave madre, che cala sullo schermo distruggendo ogni struttura umana visibile.
Gli alieni indicano anche la resistenza del nostro UFO, infatti dopo ogni colpo subito il loro numero diminuisce (facendo calare anche la nostra potenza d'attacco) ed è dunque necessario di tanto in tanto ripristinare la quantità di invaders shakerando violentemente Wiimote e Nunchuk.
Se il numero di invaders arriva a zero la partita termina, e questa eventualità si verifica anche nel caso in cui termini il tempo a disposizione. Dai minuti forniti al giocatore all'inizio del livello vengono sottratti secondi ad ogni colpo subito, mentre ne vengono aggiunti altri dopo ogni palazzo abbattuto o nemico distrutto.
I nostri nemici umani non staranno a guardare durante l'invasione e contrattaccheranno con l'uso di carri armati, elicotteri e torrette difensive dotate di diversi tipi di attacchi; spesso inoltre avremo a che fare con mezzi molto più grandi e agguerriti del normale, peraltro supportati da numerose torrette e da affrontare all'interno di uno spazio esiguo delimitato da campi di forza alzati ad hoc.
La struttura di gioco prevede delle missioni suddivise in tre stage ognuna, tutte ambientate in diverse zone della Terra e terminanti in un epico scontro che ci mette di fronte a macchine da guerra che occupano l'intero schermo. Si va dai super carri armati ad enormi ragni robotizzati, dotati di numerosi pattern di movimento e di attacco e da buttare giù distruggendoli pezzo per pezzo.image

Insert coin
Dal punto di vista tecnico il gioco mostra quanto di meglio fin'ora offerto su WiiWare (insieme a Final Fantasy Crystal Chronicles e Lost Wind). Il motore di gioco ci propone ambienti di gioco che seppur popolati di strutture e nemici “blocchettosi” sono ricchi di stile e cura: le texture utilizzate sono coloratissime e molto buone considerando le limitazioni tecniche dei giochi destinati al download, mentre il frame-rate è costante se non quando lo schermo si riempe completamente di proiettili, ed ogni amante degli sparatutto sa che tali rallentamenti sono funzionali al gameplay dal momento che permettono al giocatore di capire in quale angolo dello stage rifugiarsi.
Il vero tocco di classe è rappresentato dalla presenza degli sprite del gioco originale, sia gli invaders disposti intorno al nostro UFO che la mitica navicella a forma di T capovolta che veniva messa a disposizione del giocatore.
Anche il sonoro fa bene il suo lavoro ed è arricchito dalle numerose frasi pronunciate (in inglese) dall'esercito umano, per lo più esilaranti imprecazioni contro l'invasore alieno.
Arrivando ai difetti, il grosso problema di Space Invaders: Get Even sta nel fatto che originariamente il titolo era stato pensato per una pubblicazione canonica, su disco. Se questo garantisce un gamplay ed una realizzazione tecnica non banali, significa anche che lo spazio fisico di memoria richiesto dal titolo è fuori standard ed eccessivo per le limitatissime capacità del Wii. Scaricando il gioco nella sua interezza si arrivano ad occupare circa 700 blocchi di memoria, decisamente troppi per un solo WiiWare.
Abbiamo detto “nella sua interezza” perché Space Invaders: Get Even fa uso del servizio Pay&Play. Il gioco base, una volta scaricato, ci mette a disposizione un'unica missione, la cui difficoltà è paragonabile a quella di un semplice tutorial o poco più; ci si ritrova in sostanza ad aver speso 500 WiiPoints (5€) per giocare non più di tre stage. Il negozio on-line interno al gioco da la possibilità di scaricare tre pacchetti di missioni aggiuntive (ogni pacchetto contiene due missioni e quindi sei stage complessivamente) per altri 500 WiiPoints cadauno, dunque si può dire che il giocatore che desideri godere del titolo in ogni sua parte debba essere pronto a sborsare la bellezza di 20€.
Purtroppo, a questo meccanismo che tanto ricorda la diabolica frase “insert coin”, va aggiunto che neanche le missioni aggiuntive riescono ad impegnare il giocatore per più di qualche ora, vista la loro brevità e mancanza di una vera sfida.
Come ogni oggetto volante non identificato che si rispetti, anche il nostro mezzo ha l'importantissima missione di prelevare le mucche incontrate lungo i livelli al fine di condurre esperimenti scientifici.
Questa azione non è necessaria al completamento delle missioni, ma fornisce al giocatore un sostanzioso bonus in secondi e strappa una risata ogni singola volta che viene eseguita.
Questo non vuol dire che il titolo sia da buttare, ma semplicemente delinea la tipologia di giocatore a cui è rivolto, ovvero l'hardcore gamer classico, quello che in un gioco non cerca livelli da esplorare e novità dietro ogni angolo, bensì stage ristretti ed una struttura di gioco pensata apposta per il raggiungimento di high score sempre più alti. Infatti, l'unica feature del gioco che sfrutti l'on-line è la leaderboard mondiale, suddivisa per livelli.
Alla prima occhiata data ai punteggi finora realizzati (in massima parte da giocatori giapponesi... per ora) si capisce benissimo che ogni stage deve essere rigiocato un numero infinito di volte per carpirne ogni segreto.

Commento Finale
Space Invaders: Get Even è (proprio come il suo illustre antenato) un arcade puro e duro.
La grande pecca del titolo risiede nell'esiguo numero di livelli disponibili, per di più da scaricare a pagamento, il cui completamento difficilmente richiede più di un paio di tentativi. L'altra faccia della medaglia è rappresentata però dall'estrema rigiocabilità delle missioni allo scopo di raggiungere high-score sempre più alti, da affiggere alla leaderboard mondiale.
Tirando le somme, Space Invaders: Get Even è un'ottima offerta del servizio WiiWare, a patto di essere dei fanatici del punteggio ed avere 20€ (2000 WiiPoint) nel portafogl

Grafica e Tecnica 7.5
Colonna Sonora 6.5
Giocabilità 8
Longevità 5

GLOBALE 7
 
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nes93
view post Posted on 30/11/2008, 22:15





Final Soldier


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Console: PC Engine
Genere:
Produttore: Hudson Soft
Sviluppatore: Hudson Soft
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Prezzo: 700 Wii Points

Sparatutto allo stato puro!



[VIRTUAL CONSOLE] Non tutte le ciambelle riescono con il buco e, ludicamente parlando, il fatto che una console storica come il PC Engine sia stata in passato patria di alcuni dei migliori sparatutto mai prodotti per sistemi casalinghi non è quindi sinonimo di qualità assoluta, in quanto allora come adesso i cossiddetti cloni o comunque episodi meno fortunati circolavano liberamente nel mercato. Fatto sta che questo Final Soldier, terzo capitolo della popolare serie Star Soldier, non è mai riuscito a conquistare la critica e a distanza di tanti anni prova a rimescolare le carte in tavola attraverso una nuova edizione per la Virtual Console del Wii, che appare più come un'operazione nostalgia che non come una scelta realmente interessante. Andiamo comunque ad analizzare cosa ci riserva il gioco, disponibile al costo di 700 Wii Points.

Chi va piano va sano e va lontano
Dovevano aver avuto in mente questo proverbio in casa Hudson quando molto tempo addietro programmarono il gioco su PC Engine, in quanto rispetto a ciò che la serie ha saputo dimostrare in altre occasioni, questo titolo appare decisamente ridimensionato -almeno all'inizio- rispetto ai normali standard, sia in termini di qualità tecniche, ma soprattutto per ritmo, difficoltà e stile. Aspetti che nell'insieme, non è detto che potrebbero far la gioia di ogni appassionato. Probabilmente per non "infastidire" troppo il giocatore poco esperto con livelli totalmente devastanti in termini di sfida e con il senso di frustrazione sempre dietro l'angolo, la scelta intrapresa e riscontrabile anche oggi colloca idealmente questo prodotto ad un livello intermedio, assicurando comunque la giusta componente d'immersione attraverso un cresendo di divertimento progressivo.
Come descritto in precedenza, queste scelte non si traducono soltanto nel livello di sfida implementato, ma anche e soprattutto nella meccanica, proprio per via della struttura stessa dei livelli che comporranno le vostre scorribande.
Pur essendo uno sparatutto molto classico, il gioco si differenzia in parte dagli altri capitoli per via dei combattimenti, meno ritmati ed inseriti all'interno di livelli meno vicini alle classiche "endenze"già ammirate, alternando con continuità soluzioni guerraiole ad altre più spaziali.

Armi a profusione ma ritmo lento
Come sempre quando si parla della saga di Star Soldier, grande cura è stata riposta nel sistema di controllo, apprezzabile sulla console Nintendo grazie all'ottimo supporto fornito da Wii Remote (tenuto in orizzontale) e Classic Controller. Sicuramente, il fatto che le dinamiche di attacco dei nemici siano adesso più identificabili grazie ad n design dei livelli pulito ma a tratti decisamente troppo semplice, aiuta non poco all'inizio, accompagnando gradualmente verso una difficoltà che cresce arrivando al suo culmine negli scontri più decisivi ma senza mai oltrepassare il limite della normale sopportazione.
Le numerose possibilità a vostra disposizione, arricchite da qualche piccolo extra dal punto di vista dell'armamentario e dalle dinamiche di utilizzo degli immancabili pod, risultano ben sviluppate e nonostante il gioco non disponga di alcuna modalità aggiuntiva in grado di essere considerata come una vera e propria opzione secondaria cui dedicare attenzione, il divertimento non manca anche se con appare profondo come in altre occasioni.
Il problema maggiore di Final Soldier non sta infatti in carenze tecniche o gravi difetti di qualche tipo, ma è insisto nella sua stessa struttura, per certi versi giustamente ammorbidita nei toni ed inserita in un contesto ormai fin troppo noto agli appassionati. La mancanza assoluta di novità di qualche tipo non aiuta infatti il fattore giocabilità, riducendo il tutto alla solita azione, questa volta un pizzico più ragionata, ma pur sempre simile al passato.

Final Soldier appartiene al folto gruppo di sparatutto 2D pubblicati in passato per PC Engine, ma non può certo definirsi come uno dei migliori esponenti del genere. Nonostante un ritmo sempre incalzante e un'azione dinamica e divertente, il gioco risulta decisamente lineare e poco coinvolgente per diversi aspetti, primo fra tutti una grafica discreta ma non sempre di alto livello per quanto riguarda la caratterizzazione dei livelli. La presenza di tutti i classici elementi già visti ormai in numerose occasioni riesce a calare il giocatore in un universo pieno di proiettili da schivare, boss di fine livello e una miriade di power up da utilizzare, ma tutto sa di già visto e risulta meno coinvolgente rispetto ad altre occasioni. Considerando la qualità dei titoli già presenti sulla Virtual Console per questo genere, l'acquisto non si rende obbligatorio in funzione dei molti capolavori decisamente superiori e meglio conservati nel tempo. Dedicato quasi esclusivamente ai nostalgici.

VOTO GLOBALE: 6,3

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nes93
view post Posted on 25/12/2008, 15:24




SPOILER (click to view)
Questo è un SIGNOR GIOCO acquisto obbligato per tutti gli appassionati di giochi di ruolo!


Secret of Mana

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Console: SNES
Genere: Gioco di ruolo
Produttore: Square Enix
Sviluppatore: Square Enix
Lingua: Inglese
Giocatori: 1 - 3
Prezzo: 800 Wii Points

C'erano una volta i Giochi di Ruolo...



[VIRTUAL CONSOLE] In un periodo in cui la serie Final Fantasy dominava quasi incontrastata la ludoteca del 16-bit Nintendo, un bel giorno arrivò un prodotto che avrebbe cambiato per sempre il modo d'intendere i Giochi di Ruolo, introducendo tali e tanti elementi innovativi di spessore che nessuno si sarebbe mai aspettato un successo del genere. Oggi, a molti anni di distanza da allora, Secret of Mana torna su una console Nintendo e lo fa grazie alla Virtual Console del Wii che come ideale e splendido regalo di Natale mette finalmente a disposizione uno dei più grandi capolavori che il mercato videoludico abbia mai sfornato, al prezzo di 800 Wii Points. Scopriamo insieme perché non dovreste lasciarvi scappare questo gioco.

Innovazione e tradizione
La principale particolarità di SoM fu rappresentata dall'ottima miscela di elementi consolidati, inseriti in un contesto nuovo per l'epoca e che risulto subito vincente grazie a numerosi fattori. Per prima cosa, pur potendo contare su una trama immersiva ed articolata come poche altre, il gioco era supportato da un filo conduttore fantasy di elevato spessore, che si discostava però da prodotti simili grazie a delle sofisticate routine di approccio che rendevano l'avventura molto più dinamica e ricca di elementi action, soprattutto per quel che riguardava le fasi di combattimento con i nemici. Dalla moltitudine di personaggi carismatici presenti emergeva inoltre la seconda particolarità del prodotto Square, identificabile con il fatto che l'intera vicenda era stata pensata e sviluppata per poter essere affrontata da ben tre giocatori in multiplayer (attraverso un apposito accessorio in origine), elemento questo che di fatto proponeva soluzioni nuove ed ancora mai sperimentate, considerando la geniale possibilità di poter passare da un character all'altro in tempo reale e di definirne il comportamento quando questi erano controllati dalla cpu.
Come descritto in precedenza, la meccanica di fondo pescava dal meglio dei GdR del periodo, proponendo numerose possibilità di personalizzare l'equipaggiamento del proprio alter ego grazie alle moltissime armature, oggetti, magie e items di ogni tipo, incrementabili nel corso dell'avventura e perfettamente adattabili alle preferenze ed alle necessità di ogni particolare situazione.
All'attao pratico, tuttavia, tali elementi erano applicati ad un contesto nuovo e decisamente in contrasto con le solite tipologie di scontro basate su turni.

Un capolavoro annunciato
La particolare metodolgia di attacco di SoM può essere riassunta dal fatto che finalmente non vi è più alcuna pressione derivante dal fin troppo inflazionato fenomeno degli scontri casuali, in quanto ogni nemico risulterà ben visibile su schermo e potrà essere affrontato in maniera analoga a quanto accade in un normale action game. Oltre a possedere una barra d'energia, ogni personaggio può infatti caricare un secondo indicatore cui sono abbinate le magie e le mosse speciali, incrementabili per numero e potenza in base all'esperienza accumulata.
L'ambiente di gioco, immenso per estensione ed interamente esplorabile, rappresenta un unteriore dimostrazione della qualità di questa produzione, con scenari che varieranno da piccole cittadine fortificate, a boschi, dungeons e molto altro ancora. Molto valido e preciso, si è dimostrato in tal senso il sistema di controllo implementato su Wii, fondamentale per districarsi al meglio tra le otto direzioni percorribili dai personaggi e idealmente simili per movimenti a quelle di un vero gioco d'azione.
Dal punto di vista tecnico, nonostante siano evidenti i segni del tempo trascorso, il gioco risulta comunque splendido per atmosfere grazie ad una grafica dal sapore fantasy molto curata, ricca di dettagli e supportata da una palette eccellente.
Davvero coinvolgenti e coreografiche le musiche, presenti in notevole quantità ed in grado di sottolineare al meglio ogni passaggio.
In definitiva, grazie all'immensa giocabilità e ad una longevità ben oltre la media, il gioco risulta privo di qualsiasi difetto degno di nota e nonostante l'impostazione non a turni potrebbe inizialmente spiazzare i giocatori più giovani, l'avventura si rivela meravigliosa come un tempo e da vivere ora dopo ora con entusiasmo e lasciandosi trasportare da una storia realmente ben fatta.

Secret of Mana rappresenta la storia dei Giochi di Ruolo ed una delle colonne portanti su cui si fondò l'impressionante ludoteca dell'allora ammiraglia Nintendo, quel Super Nes in grado di regalare vere opere d'arte a tutti i suoi possessori. Il gioco, nonostante gli anni abbiano influito in minima parte sull'aspetto tecnico, risulta perfettamente godibile grazie ad una trama molto curata, che riesce a rendere l'esperienza di gioco immersiva e coinvolgente come non mai.
Con le festività natalizie ormai alle porte quale migliore occasione per regalarsi un gioco indimenticabile, in grado di far trascorrere innumerevoli ore di puro divertimento in modo spensierato ma supportato da un livello di sfida che avrebbe molto da insegnare anche ad alcune recenti produzioni. Mai come in questa occasione ci sentiamo di consigliare questa avventura per la vostra Virtual Console, ottenibile sacrificando "solo" 800 Wii Points. Imperdibile.


VOTO GLOBALE: 9,0

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view post Posted on 25/12/2008, 21:07
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Non ho mai avuto occasione di provarlo o vederlo ma ne ho sempre letto bene su siti e riviste!
 
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nes93
view post Posted on 25/12/2008, 21:30




Io ho consumato il SNES di mio cugino da bambino :P :XD:
E' F-A-V-O-L-O-S-O quasi quasi appena faccio rifornimento lo scarico e rigioco :P
Non si riesce a piantarlo in asso finché non si finisce ^^
 
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nes93
view post Posted on 27/12/2008, 23:08




Pokemon Puzzle League


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Console: N64
Genere: Puzzle game
Produttore: Nintendo
Sviluppatore: Nintendo
Lingua: Inglese
Giocatori: 1 - 2
Prezzo: 1000 Wii Points

Questa volta dovrete usare la testa!



[VIRTUAL CONSOLE] Il Nintendo 64 non fu certo una console fortunata, a causa di alcune scelte e sfortunate situazioni che non premiarono certo l'interessante sistema della grande N, tuttavia tra i tanti titoli disponibili uno di quelli che riscosse maggior successo fu proprio questo Pokémon Puzzle League di cui vi racconteremo nelle righe che seguiranno. Un prodotto per certi versi unico e ben diverso dai "soliti" giochi ispirati agli animaletti Nintendo, a causa di una struttura che attraverso una netta e profonda inversione di rotta trasportava il giocatore all'interno delle tipiche dinamiche dei puzzle games, in un contesto colorato e piacevole che riuscì subito a conquistare i consensi di pubblico e critica. A tanti anni di distanza, ora che la Virtual Console ha deciso di ospitarlo nella propria ludoteca per l'importante prezzo di 1000 Wii Points, il risultato sarà altrettanto valido? Scopriamolo insieme.

Quando il nome conta...

Come ogni valido brand che si rispetti, anche PPL basa la propria fortuna sull'immenso successo dei Pokémon, in grado di calamitare l'attenzione di ognuno e divenuti con il tempo un vero e proprio fenomeno videoludico. Sia che li odiate piuttosto che li adoriate, risulta obiettivamente difficile non averne mai sentito parlare ed oggi come allora la particolarità di questi prodotti porta sempre ad avvicinarsi con molta curiosità ed aspettative, che solo occasionalmente non vengono soddisfatte. Tornando comunque al prodotto in questione, come descritto in precedenza il gioco prende spunto dal famoso Tetris e dal più recente Puyo Puyo, proponendo una meccanica similare, in cui lo scopo è sempre quello di allineare e poi far scomparire file di oggetti dello stesso colore. Le differenze sostanziali risiedono però nella necessità di doversi confrontare con un "movimento" dei pezzi che andrà verso l'alto e di alcune funzioni e possibilità di eliminazione ispirate da altri prodotti dello stesso genere. Se è pur vero che questa meccanica non può certo essere considerata nuova o originale, d'altra parte risulta assai difficile non lasciarsi coinvolgere grazie all'elevata dose di materia grigia che è richiesta oltre ad un certo senso strategico necessario per affrontare ogni sfida con la giusta calma ma senza perdere di vista anche le situazioni impreviste o per le quali è necessaria una contromossa rapida, spesso legata anche ad un pizzico di fortuna.
Ne deriva che il gioco risulta estremamente divertente e dotato di una certa profondità, anche se le sfide in singolo non sempre potrebbero definirsi realmente impegnative, soprattutto se è esperti di questo genere. Ottimo come sempre il sistema di controllo adottato, compatibile anche con il joypad del GameCube ed il Classic Controller, che pur non richiedendo particolari azioni da svolgere risulta preciso e rapido nella risposta agli input impartiti.

Divertimento garantito

Oltre alla modalità principale dedicata al gioco in singolo, che attraverso un percorso di difficoltà crescente vi porterà a confrontarvi con tutti gli altri allenatori di Pokémon all'interno di sfide ottimamente bilanciate, il gioco offre la possibilità di disputare sfide entro un certo tempo limite, gare libere, confronti con un secondo giocatore umano e l'impostazione di alcuni parametri specifici relativi al numero e tipo di mosse applicabili. La modalità multiplayer risulta anch'essa molto coinvolgente e grazie alle piccole varianti ottenute dal diverso approccio che ogni giocatore potrà avere verso il proprio avversario, il livello di sfida appare ottimo e senza sbavature.
Tecnicamente parlando, PPL è davvero una piccola gioia per gli occhi, grazie ad un comparto grafico colorato, ricco di piccole animazioni e contraddistinto da un character design unico e ben distinguibile, in grado di rendere particolare una dinamica solitamente poco giocosa e spesso troppo esasperata dal dinamismo assoluto. Pur nella sua semplicità, le diverse schermate d'intermezzo ed i menu contribuiscono ulteriormente alla causa.
Ottime le musiche, con diversi brani ed effetti mai fastidiosi, utili a rendere l'esperienza ancor più immersiva e piacevole.
Nel complesso, ci si trova di fronte ad un prodotto molto gradevole, certamente non originale ma comunque ben godibile nel complesso ed in grado di regalare molte ore di divertimento in un'atmosfera rilassata e rilassante.

Pokémon Puzzle League è sicuramente uno dei prodotti più interessanti del Nintendo 64, relativamente alla Virtual Console. Grazie ad un gameplay immediato e ricco di spunti divertenti il gioco risulta incredibilmente appassionante e piacevole in ogni suo aspetto.
L'aver saputo coniugare l'universo Pokémon all'interno di una dinamica da rompicapo è stato davvero un colpo di genio e tirando le somme l'unico difetto di una certa rilevanza è proprio nella meccanica comunque già vista che non in reali mancanze a livello tecnico. Se siete alla ricerca di un prodotto interessante, ben sviluppato e in grado di arricchire la vostra ludoteca Wii dovreste prendere in considerazione questo gioco, investendo i vostri 1000 Wii Points dopo aver valutato pro e contro.


VOTO GLOBALE: 8,0

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view post Posted on 28/12/2008, 16:41
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L'avevo provato ai tempi in una qualche postazione in giro per centri commerciali e non era sto granchè... cioè più che altro non piace a me ^_^
 
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nes93
view post Posted on 31/12/2008, 20:24




World of Goo


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Console: WiiWare
Genere: Puzzle game
Produttore: 2D Boy
Sviluppatore: 2D Boy
Lingua: Italiano
Giocatori: 1 - 4
Prezzo: 1500 Wii Points

La triste sorte delle Palle Goo...



[WII WARE] A volte i sogni si realizzano anche nel mondo dei videogiochi. Questo è certamente il caso di Kyle Gabler e Ron Carmel. I due abili programmatori, noti ormai ovunque col nome 2D Boy, dopo un’esperienza lavorativa presso EA hanno pensato di lasciare la loro società e di aprire un piccolo studio indipendente. Queste due menti geniali, con una modalità di lavoro che ricorda quella degli sviluppatori agli albori dell’industri videoludica, hanno partorito l’idea di World of Goo. Il puzzle game, disponibile su Wii e PC, ha conquistato un importante riconoscimento vincendo il prestigioso Independent Games Festival nel 2008.
WOG è giunto poco prima di Natale in Europa su Nintendo Wii grazie al canale WiiWare, forte dell’ottima accoglienza ricevuta dalla stampa specializzata del Nord America.
Per scaricare questa vera e propria perla videoludica, che inizialmente per il mercato europeo doveva giungere con una distribuzione nei negozi, sono necessari 1500 Wii Points (circa quindici euro) e almeno 319 blocchi di memoria liberi. Per giocare è invece sufficiente il solo telecomando Wii.

Nero e un po’ bianco
Appena entrati nel mondo di Goo vi ritroverete catapultati in un atmosfera simile a quella ricercata in molti film dal regista Tim Burton. Il telecomando risponde in maniera assai sensibile, per cui è necessaria una certa attenzione anche nel selezionare il capitolo iniziale. Una volta presa la mano con i primi livelli ci chiariamo le idee. La struttura di base ricorda quella del classico Lemmings, ma il tutto è adattato ai ritmi di gioco moderni ed all’immediatezza dei comandi Wii. Lo scopo di ogni livello è portare un definito numero di Palle Goo da un luogo ad un altro, solitamente sfruttando le loro attitudini o l’ambiente circostante.
La trama ci spiazza, e quello che a prima vista potrebbe apparire come un gioco per bambini, nasconde una narrazione da brividi lungo la schiena. Le Palle Goo sono squisite, curiose ed ingenue. Una spietata società di nome World of Goo Corporation decide di sfruttare la curiosità di questi piccoli esseri (un misto tra un frutto ed un animale gommoso) facendo loro esplorare il territorio. Lo scopo del viaggio è trovare un tubo che porta diretta fino ad una sorta di botte di vetro nel quale questi animaletti vengono catturati. Riusciremo a far trovare la luce alle Palle Goo liberandole da questa terribile prigione o ci renderemo complici di tale misfatto? La trama intervallata da sequenze animate, pur non risultando molto chiara nella narrazione, offre diversi spunti comici.

Opere di alta ingegneria

Cercheremo ora, senza rovinare troppo la sorpresa, di illustrare la meccanica di gioco. Il nostro scopo è portare quante più Palle Goo al tubo di fine livello unendole a formare delle improbabili strutture (traballanti aggiungeremmo). Con il telecomando si punta alla pallina prescelta e si muove a piacimento. Esistono differenti tipi di Palle Goo. Quelle nere si legano come a formare delle strutture gommose permanenti, le verdi sono come le precedenti ma possono essere spostate, le grandi rosa schiacciate ne formano altre e così via. Per i circa cinquanta livelli di gioco dovrete superare ogni tipo di insidia: costruire torri, ponti, strutture sospese grazie a palloni e molto altro. A nostro parziale aiuto giungono il cartellonista con i suoi criptici interventi ed il territorio di gioco che talvolta rappresenta l’indispensabile base di appoggio delle nostre costruzioni. Una volta raggiunto il tubo, le palline non sfruttate nella struttura risalgono la costruzione fino ad uscire dal livello.
La risposta ai comandi è buona, anche se nelle fasi più concitate, anche a causa del vorticoso movimento degli animaletti, è necessaria una particolare attenzione nella selezione della palla prescelta.
Anche tecnicamente siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro. L’atmosfera è sempre coerente e ricca di citazioni cromatiche e musicali, ma al tempo stesso assai personale. La colonna sonora mischia influenze Jazz ad altre sonorità sempre nuove.
La giocabilità è incredibile. Fin dalle prime sessioni di gioco si ha la sensazione di conoscere questo titolo da sempre. Tutto è molto intuitivo e dopo poco non si ha neppure bisogno del pessimo manuale di gioco online. La longevità, arricchita da una trascurabile opzione multiplayer legata alle Palle Goo superflue, è molto soggettiva. World of Goo non è certamente un titolo per tutti. L’intuitività dei comandi si scontra con una struttura dei livelli che in alcuni casi sfiora il sadismo. In realtà non si ha quasi mai la sensazione di essere senza speranza, grazie anche alla possibilità di saltare tre livelli a capitolo qualora ci risultino inespugnabili, ma l’impegno e la pazienza richiesti sono notevoli. A volte si costruisce una struttura che ci appare indistruttibile e proprio a pochi metri dal tubo di uscita questa si accartoccia su se stessa, altre volte si finisce nella foga del momento di perdere le staffe e di rovinare il minuzioso lavoro precedente.
La prova di World of Goo in versione Wii ci ha pienamente convinto e non possiamo che confermare la buona reputazione che accompagna il prodotto firmato 2D Boy. WOG è un puzzle game incredibile arricchito, cosa rara per il genere, da una trama avvincente e da un struttura di gioco priva di difetti. Uno dei migliori titoli del 2008 e per quindici euro sarebbe un errore farselo scappare.

Se amate i puzzle game non potete certamente farvi scappare World of Goo. Con 15 euro vi portate a casa uno dei titoli più riusciti nel 2008 per Nintendo Wii. Aiutare le Palle Goo a raggiungere la fine dei livelli si rivela un’esperienza di gioco indimenticabile, ostica ed appagante. La fisica incredibile, le atmosfere alla Tim Burton e la colonna sonora mai fuori luogo completano un quadro d’insieme assai positivo. Ottimo anche l’utilizzo del telecomando Wii che non fa assolutamente rimpiangere il mouse. Imperdibile; se non odiate profondamente i puzzle game correte sul Canale WiiWare e scaricatelo al più presto, vi si aprirà davanti agli occhi un mondo nuovo e divertente.

VOTO GLOBALE: 9,3

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view post Posted on 31/12/2008, 20:58
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Con 15 euro vi portate a casa uno dei titoli più riusciti nel 2008 per Nintendo Wii

Addirittura? :)
 
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nes93
view post Posted on 31/12/2008, 21:19




A me non piace... :unsure:
 
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.Luke-Cobain.
view post Posted on 1/1/2009, 19:31




Anche se Vecchio il topic, io ho comprato Lost Winds e attendo Lost Winds 2 annunciato!!! *_*
 
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nes93
view post Posted on 13/1/2009, 17:59




Wario's Woods


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Console: NES
Genere: Puzzle game
Produttore: Nintendo
Sviluppatore: Nintendo
Lingua: Inglese
Giocatori: 1 - 2
Prezzo: 500 Wii Points

Anche Wario sa usare la testa!



[VIRTUAL CONSOLE] La storia del glorioso NES è fatta da infiniti prodotti, alcuni dei quali sconosciuti ai gamers più giovani ma che, grazie alla Virtual Console, hanno potuto farsi apprezzare anche da tutti coloro che all'epoca dell'originaria pubblicazione non erano nemmeno nati. Probabilmente il successo di questo canale di distribuzione è anche dovuto al fato di aver saputo proporre, abbinando capolavori a titoli molto meno prestigiosi, anche diversi giochi qualitativamente interessanti passati forse in secondo piano in passato. Cerchiamo quindi di scoprire meglio cosa si nasconde dietro a Wario's Woods, disponibile al prezzo di 500 Wii Points.

Il carisma non ha età
Questa lontana avventura del "malvagio" Wario fu originariamente pubblicata nel lontanto 1994 ed approdò sia su NES che sulla sorella maggiore a 16-bit, arricchendo le classiche dinamiche di un puzzle game grazie al carisma indiscusso dei personaggi Nintendo. Attraverso un'atmosfera accattivante ed una meccanica ottimizzata per l'occasione, il gioco risultò subito molto coinvolgente ed anche oggi, a distanza di tanti anni, è difficile non riuscire a divertirsi grazie alla qualità di questo prodotto. Partendo dall'ossatura di Tetris, Wario's Woods amplia il concetto proponendo una piacevole variante che ben si sposa all'interno di un minimo contesto narrativo. Al di là di quanto si possa immaginare, però, all'interno del gioco non è Wario il protagonista bensì il piccolo funghetto Toad, da sempre presente nelle avventure di Mario e compagni e insospettabilmente al centro di un titolo tutto suo.
La meccanica principale segue infatti questa linea, richiedendo al nostro piccolo amico di scappare dalla foresta in cui si trova braccato, attraverso un metodo decisamente molto originale. Ogni stage infatti richiede di abbinare dei blocchi particolari, che idealmente rappresentano ognuno un animale diverso, in caduta dall'alto, combinandone fra loro tipologia e colore e facendoli quindi sparire senza saturare l'area di gioco. Toad ha quindi possibilità di muoversi orizzontalmente prendendo interi blocchi e posizionandoli nella maniera più appropriata, in base alle proprie necessità. Inizialmente non è facile entrare subito nel ritmo partita, ma per fortuna la curva d'apprendimento si rivela piuttosto breve e non occorreranno che pochi stage per ottenere i giusti automatismi.

Piccole icone crescono

Wario's Woods rappresenta uno di quei prodotti che rivisti dopo tanti anni provocano quasi un senso di nostalgia, risultando fin da subito simpatici nonostante una realizzazione tecnica datata, abbinata ad un gameplay elementare dal forte gusto classico. Lo stesso approccio con il titolo si rivela quindi limitato a livello di possibilità da intraprendere, ma ancor valido dal punto di vista del divertimento, rimasto fortunatamente immutato negli anni.
Il sistema di controllo, preciso nella risposta ai comandi e ben realizzato, sfrutta ogni possibile soluzione proponendo al giocatore l'utilizzo di Wii Remote (in orizzontale, come il joypad del NES), Classic Controller e pad del GameCube.
Il principale pregio risiede, piuttosto prevedibilmente, nell'ottima giocabilità di base che il titolo riesce a garantire, nonostante uno sviluppo piuttosto povero a livello di idee e contenuti.
Tecnicamente, come preannunciato, ci si trova di fronte ad un titolo nella media per NES, sia a livello grafico sia per quanto riguarda il comparto sonoro. L'immediatezza di questo classico risulta comunque come la vera arma vincente, in grado di calamitare la vostra attenzione per ore e ore, senza alcuna frustrazione. Se cercate un ottimo passatempo per la vostra Virtual Console fateci un pensierino.

Wario's Woods non rappresenta certo il meglio delle offerte Virtual Console per quanto riguarda l'aspetto tecnico e probabilmente nemmeno per gameplay e struttura, tuttavia riesce a convincere grazie ad una struttura molto classica ma ancora valida, che trasporta il giocatore all'interno di un puzzle game simpatico e in parte rivisitato grazie alla presenza dei personaggi Nintendo.
Il gioco, purtroppo, risente del peso degli anni e anche considerato nell'ottica delle produzioni NES non ci si trova di fronte ad un capolavoro, ma se non avete mai avuto la fortuna di entrare in contatto con questa produzione forse è giunto il momento di rimediare a questa mancanza, portandovi a casa un pezzo di storia per soli 500 Wii Points.


VOTO GLOBALE: 7,5

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.Luke-Cobain.
view post Posted on 13/1/2009, 18:05




MA CHE FIGATA!!! *_* L'ultimo gioco per il carissimo NES.. merita l'acquisto
 
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47 replies since 22/5/2008, 14:02   648 views
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