| Pubblicato per la prima volta attraverso una struttura interamente in 3D nel lontano 2003 su Nintendo GameCube, il marchio Metroid assunse fin da subito connotati che non lo permisero di catalogare semplicemente come uno sparatutto in prima persona, o almeno per quelli che erano e sono anche oggi i canoni più classici del genere, principalmente per via della forte reminiscenza con il proprio passato, costellato da numerosi episodi bidimensionali dal sapore squisitamente adventure. L’esperimento però non soltanto si rivelò perfettamente riuscito ma portò alla realizzazione di altri tre episodi (due dei quali per Wii) ottimamente accolti dalla critica ed in grado di fornire esperienze ludiche di altissimo livello sia dal punto di vista tecnico che per profondità di gioco.
Alla ricerca delle proprie origini
Il brand, che nei suoi episodi più recenti ha assunto il nome di Metroid Prime, potrebbe essere considerato più come un action-adventure, nonostante sotto molti aspetti offra caratteristiche in comune con gli shooter, quali ad esempio la visuale di gioco in prima persona, abbinandole ad altre dinamiche tipiche della serie e che di fatto potrebbero rendere l’approccio del giocatore molto più complesso senza un’adeguata preparazione “storica” sui temi che da sempre caratterizzano il brand. Tutto ciò potrebbe però essere riferito unicamente a quanto visto fino ad oggi, ma cosa accadrebbe se si optasse per un nuovo e radicale cambio di rotta? Questo è ciò che devono aver pensato alla Nintendo, che in occasione del recente E3 ha annunciato uno dei titoli più interessanti che si renderanno disponibili nei prossimi mesi per Wii: Metroid: Other M. Scopriamo insieme che cosa è cambiato.
La volontà di portare nuova linfa ad una serie non certo in difficoltà ma suscettibile a qualche cambiamento è stata contraddistinta dal sorprendente quanto inaspettato passaggio di consegne operato da Nintendo stessa per quanto riguarda gli sviluppatori coinvolti. Se in precedenza gli ultimi quattro progetti erano stati portati a termine brillantemente da Retro Studios, la volontà di affidare Metroid: Other M allo storico gruppo Team Ninja può forse sorprendere ma non deve certo alimentare preoccupazione per gli appassionati della serie, principalmente per via della fama che da diverso tempo ormai accompagna questi sviluppatori e che negli anni gli ha consacrati come uno dei team più preparati in assoluto. Vi basti pensare a come tutte le produzioni da essi realizzate si siano sempre emerse, a prescindere dal sistema supportato, per una qualità grafica ben superiore alla media, pertanto ciò non potrà fare altro che piacere a chi, giustamente, cerca produzioni appaganti anche a livello tecnico.
Al di là di queste considerazioni, che potranno essere maggiormente indicative solo tra qualche mese, le principali novità non riguardano questi aspetti quanto piuttosto la struttura in generale, cambiata rispetto al recente passato e che potrebbe risultare ancor più interessante grazie all’introduzione di alcuni elementi di indubbio valore.
Per quanto il gioco sarà ancora una volta contraddistinto da un approccio molto spettacolare, il fatto che l’intera vicenda vada a concentrarsi cronologicamente sulle origini di Samus Aran introduce elementi narrativi che mai erano stati esplorati in precedenza in maniera così approfondita e coinvolgente, permettendo al giocatore di far luce su un numero di situazioni potenzialmente così elevato da risultare inimmaginabile per immersione e ben superiore alla media degli episodi visti fino ad oggi, specialmente se il tutto poi sarà accompagnato, così come lascerebbe intendere il trailer mostrato, da una qualità grafica molto elevata.
L’importante è sopravvivere
La seconda ed importante novità introdotta sarà legata alla visuale di gioco adottata, che in numerose circostanze diverrà in terza persona con alcune sequenze a scorrimento, richiedendo un approccio che andrà ad abbandonare i criteri shooter per compiere un vero e proprio ritorno alle origini, attraverso delle dinamiche che non sarebbe sbagliato definire come una evoluzione in chiave moderna della meccanica introdotta a suo tempo da quel capolavoro noto agli appassionati Nintendo con il nome di Super Metroid e che nel lontano 1994 si impose nel mercato videoludico stabilendo degli standard innovativi a lungo imitati e quasi mai nemmeno sfiorati.
Gli elementi a nostra disposizione non consentono di chiarire in che rapporto saranno distribuite tali sessioni rispetto a quelle fps, né se sarà possibile attuare un cambio di visuale in tempo reale come appare dal trailer rilasciato in occasione dell’E3, tuttavia è già possibile fare qualche considerazione in relazione alle azioni a disposizione dalla nostra protagonista.
Le qualità combattive di Samus saranno infatti messe ancora una volta a dura prova da mostri e creature aliene della peggior specie (tra cui alcune vecchie conoscenze), spesso in sovrannumero e in più d’una occasione di dimensioni imponenti, che richiederanno necessariamente il giusto mix di mosse evasive, colpi d’energia opportunamente caricati ed anche un buon numero di attacchi da distanza ravvicinata ed utilizzati in concomitanza con prese e proiezioni in grado di disorientare temporaneamente il nemico di turno per poi colpirlo senza possibilità di difesa. Nello specifico non è possibile determinare se vi saranno dei cambiamenti per quanto riguarda l’armamentario o le tute da combattimento a disposizione della protagonista, ma con ogni probabilità questi dettagli si renderanno disponibili solo nei prossimi mesi.
Interessante notare come più di un elemento possa essere facilmente riconducibile ad una riproposizione in chiave moderna del titolo a 16-bit sopra citato (basti osservare la sequenza in cui appare Mother Brain in azione), pur con le innumerevoli differenze a livello narrativo e di struttura.
Dal punto di vista tecnico la sensazione è che il tempo a disposizione possa essere più che sufficiente per proporre un titolo di alto livello e in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche del Wii, anche se per trarre indicazioni più concrete bisognerà attendere diverso tempo.
Se la nuova meccanica studiata, composta da un particolare quanto potenzialmente avvincente mix tra classico e moderno, si rivelerà solida e supportata da una storia interessante e coinvolgente, il 2010 potrebbe rappresentare un nuovo inizio per la serie, a fronte delle novità introdotte in questo episodio. L’attesa per scoprire le origini di Samus Aran sarà lunga, ma si spera anche appagante alla fine.
Commento Finale
Metroid: Other M può essere idealmente considerato come la vera riproposizione in chiave moderna di Super Metroid. Forte di un’esperienza ormai consolidata la serie si affiderà ad un nuovo team di sviluppatori per cercare di reinventarsi proponendosi ugualmente agli alti livelli che l’hanno contraddistinta nel recente passato. Spicca fin d’ora la possibilità di poter vivere una storia decisamente interessante e meritevole di attenzione, che con ogni probabilità potrà contare su un supporto tecnico di alto livello e di una struttura rinnovata e coinvolgente. La data d’uscita è fissata ad un poco indicativo 2010 ma vi consigliamo di restare sintonizzati su Spaziogames per non perdervi nessun aggiornamento.
[spaziogames.it]
|
ma 
